Frontifocometri

Se le normative europee per la difesa del consumatore diventano stringenti, chi tutela poi gli ottici ? Come si può aiutare l’ottico ad essere sicuro che gli strumenti siano precisamente calibrati?
Sia che si abbia una strumentazione tradizionale o una avanzata, come ben si sa dalla teoria delle misure, uno strumento perfetto non esiste. Dopo l’entrata in vigore della normativa europea per i presidi medici di classe 1 e 2 ( occhiali e lenti a contatto), l’ottico optometrista diventa il primo responsabile dei prodotti che produce e commercializza.

Ecco che nasce quindi la necessità di avere delle verifiche con campioni stabili di riferimento che permettono a ogni ottico di offrire, da una parte, lenti otticamente eccellenti e, dall’altra, di dimostrare la precisione e l’affidabilità della strumentazione in caso di contestazioni e lamentele. La normativa ora vigente per la tutela del consumatore presuppone che si debba dimostrare la precisione e l’ affidabilità dello strumento.

Deve diventare buona abitudine per l’ottico quella di far verificare periodicamente la precisione di uno strumento così importante come il frontifocometro. Possiamo eseguire la verifica sia in laboratorio che a domicilio e rilasciamo un documento che attesta la precisione dello strumento. La verifica viene eseguita con lenti certificate dal CNR Istituto Nazionale di Ottica di Firenze,